Basta un grado per salvare il mondo

Sul clima non c’è più tempo da perdere. L’appello è globale: nel recente rapporto del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), organismo voluto dall’ONU, si ribadisce nuovamente che tra soli 12 anni avremo un’innalzamento di 1,5 gradi della temperatura del pianeta. Questo porterà irrimediabilmente a rischi concreti: ondate di calore, siccità, incendi boschivi, alluvioni… cfr il Post di lunedi 8 ottobre 2018.

Tutti siamo interpellati: “serve una profonda e rapida riconversione di tutti i settori dell’economia”.

Se è evidente che gli Stati dovranno intervenire rendendo effettivi gli accordi di Parigi con misure urgenti e categoriche, è chiaro che chiunque può fare la sua parte, a tutti i livelli e in qualsiasi ambito.

Non è un caso se nello stesso giorno di uscita del Rapporto sia stato assegnato il Nobel per l’Economia a due studiosi in campi apparentemente diversi, innovazione e cambiamento climatico. Nell’articolo de Il Sole 24 ore pare chiaro come l’inversione di rotta necessaria a fermare l’inesorabile cambiamento climatico necessiti di un coinvolgimento globale, di tutti i settori produttivi e non: Innovazione e tecnologia per salvare il mondo.

In quest’ottica ogni piccolo intervento migliorativo può avere un grande valore. Scegliere di aumentare l’isolamento termico di un edificio, sostituendo chiusure non efficienti, installando portoni a rapida apertura/chiusura, può avere una ricaduta positiva in termini di abbassamento dei consumi energetici. Non esitiamo dunque a farci consigliare la soluzione migliore per il nostro settore di produzione: ne gioveranno la bolletta e i nostro futuro.